21 ottobre 2006

WIKIPEDIA


L'idea non è proprio originale, se vogliamo essere pignoli! era venuta ad un tale Isaac Asimov, scienziato e scrittore di fantascienza, con la sua 'Enciclopedia Galattica' e che nella 'Trilogia della Fondazione' immagina un molto verosimile futuro in cui l'Umanità sceglie di depositare il Sapere Universale:

«...Chi in epoche successive avesse conosciuto Hari Seldon solo come un semidio leggendario, forse avrebbe gridato al sacrilegio se avesse visto che Seldon non aveva i capelli bianchi, né una vecchia faccia rugosa, che non aveva un sorriso tranquillo pieno di saggezza e non sedeva su una sedia a rotelle.»

La mente che ha concepito tutto questo è proprio lui, Hari seldon, lo psicostoriografo che riesce, grazie all'esattezza delle sue formule, a predire il futuro dell'Umanità per migliaia di anni ed a guidarla per il meglio, cercando però di non interferire con le decisioni che dovevano rimanere autonome. Il colpo di genio di Hari Seldon, che si deve ingegnare per preservare il 'Sapere' da coloro che vogliono distruggere questo tesoro immenso (qualche analogia con farenheit 481?), è il nasconderlo nel punto più lontano dell'Universo, cioè proprio... ma non ve lo rivelo, per chi non avesse ancora letto Preludio alla Fondazione .

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